giovedì 2 maggio 2024

Saletta Fondo Verri

 


Anonio Verri è stato un romanziere ed un poeta, annoverato tra i selvaggi salentini insieme a Salvatore Toma. Tra le sue opere più importanti ricordiamo “Il pane sotto la neve”, “La Betissa” e “La cultura dei Tao”.

diresse le riviste letterarie «Caffè Greco» (1979-1981), «Pensionante de' Saraceni» (1982-1986) e «Quotidiano dei Poeti» (1989-1992) che dal maggio 1991 si interseca con un’altra testata: «Ballyhoo - Quotidiano di comunicazione».
Rimasta memorabile una sua "performance culturale"; quella di riuscire a diffondere per dodici giorni consecutivi il «Quotidiano dei poeti», fatto di sola poesia, stampato a Maglie, presso la Erreci edizioni di Pino Refolo, e distribuito in giornata, attraverso una rete di amici e militanti, a Bari, Napoli, Roma, Matera, Perugia, Milano, Trento e Belluno. Collaborò con la rassegna «Sudpuglia» (1986-1993) e «Titivillus» (1991-1992), e diresse «On Board» (1990). Organizzò due edizioni di una mostra mercato di poesia pugliese, dal titolo: "Al banco di Caffè Greco", e poi due mostre-letture, di cui la prima fu su James Joyce e Raymond Queneau e la seconda sullo Scrap, gioco di scrittura con scarti tipografici. Allestì poi, con la collaborazione di Raffaele Nigro, un dramma radiofonico alla Rai di Bari tratto dal suo Il fabbricante d'armonia, nel maggio 1985. Curò tutte le attività legate al Centro Culturale Pensionante de’ Saraceni e le collane: I quaderni del Pensionante (1983-1987); Spagine. Scrittura Infinita (1991);Compact Type. Nuova Narrativa (1990); La rivista di poesia L'incantiere è a lui dedicata. 

«C’è troppa pace al Sud/e poi c’è troppo Sud e basta», in un componimento che fa parte della sua raccolta poetica Il pane sotto la neve, pubblicata nel 1983

Fondo Verri Libero Cantiere. 
Spazio teatrale dedicato al poeta ed artista leccese Antonio Verri, associato ai Presidi di Lecce  Qui il suo blog, aggiornato al 2022
in questi giorni ha in programma varie iniziative, corsi e recital


e qui una iniziativa del 2022, nei locali del vicino conservatorio di Sant'Anna, giardino del ficus magnolia secolare

Gli autori a cui “Qui se mai verrai...” restituisce la parola nei dieci incontri in cartellone sono: Vittorio Pagano per l’organetto di Claudio Prima e la voce di Simone Giorgino; Vittore Fiore per il flauto di Gian Luca Milanese e la voce di Simone Franco; Salvatore Toma per il sax di Roberto Gagliardi e la voce di Renato Grilli; Vittorio Bodini per la fisarmonica di Bruno Galeone e la voce di Piero G. Rapanà; Rina Durante per l’arpa di Giuliana De Donno e la voce di Angela De Gaetano; Ercole Ugo D’Andrea per il sax di Emanuele Coluccia e la voce di Gianni Minerva; Claudia Ruggeri per il violino di Isabella Benone e la voce di Claudia Di Palma; Girolamo Comi per il pianoforte di Giovanni Iorio e la voce di Lorenzo Paladini.

Si può viaggiare attraversando l’immateriale? Incrociare la traiettoria di una voce, di un sussurro? Camminare in punta di piedi su tracce d’inchiostro, osservare non visti il divenire di un rigo? Si può? Sì, si può! La scrittura è “cattura del soffio”, matrice che dà corpo e sostanza all’immaterialità. C’è un pensiero, un’idea e poi un movimento di mani, di corpo, di anima, di voce che mette le cose in vita.

Oggi più che mai, al di là di ogni idea superficialmente celebrativa, si sente il bisogno di ritornare sui loro versi e sui loro passi, di indugiare nei luoghi che sussurrarono alla poesia la traccia di una geografia ideale della Terra d'Otranto, della sua natura. I soffi del vento, il cicaleccio nell’arsura estiva, le solitudini, i clamori della festa, le paure, le lontananze, i rifugi domestici. Materia per una lingua che nel Novecento si è fortificata di esperienze che hanno valicato il soffoco della provincia e aperto orizzonti inimmaginabili a Lecce e al Salento oggi inscindibile dal suo portato culturale. Così appare agli occhi del viaggiatore il Salento: una terra fortemente poetica. Ognuno prova stupore se volge lo sguardo. Sente voci. Le molte voci che la poesia accoglie.

martedì 30 aprile 2024

Parchi in periferia di Lecce

 Parco Corvaglia, via delle Anime, tra il quartiere San Pio e viale della Repubblica, ex-case Magno, frutto di lotte e picchetti per ottenere una zona di verde attrezzato


interessante murale in forma di storia e massime concatenate, con firma Frank Lucignolo






Parco di Torre di Belloluogo, area di passeggio, per bambini, sportivi, e coppiette, area utilizzate per la pasquetta  con i picnic e la musica











Data: Sabato 2 Giugno 2024
Orario: Dalle ore 10:00 in poi
Tsunami concerie servizi organizza per il  2 giugno dalle 10.00 un evento INTOTHEPARK2024 al Parco di Belloluogo, Lecce
Siete pronti per un'esperienza unica nel suo genere? Intothepark 2024 (II EDIZIONE) sta arrivando al Parco di Belloluogo di Lecce il 2 Giugno 2024, a partire dalle ore 10:00! Unisciti a noi per una giornata di puro divertimento, creatività e scoperta.
🎶 Concerti Dal Vivo: Deliziati con esibizioni musicali straordinarie che riempiranno l'aria con melodie indimenticabili.
🎨 Workshop Creativi: Sperimenta la tua vena artistica con workshop guidati da esperti, esplorando nuove tecniche e sfide creative.
🖼️ Esposizioni d'Arte: Ammira le opere di talentuosi artisti locali esposte per il tuo piacere visivo.
👨‍👩‍👧‍👦 Attività per Bambini: Offri ai più piccoli un'esperienza indimenticabile con attività divertenti e educative.
🍽️ Gastronomia Locale: Delizia il tuo palato con le prelibatezze della cucina locale, offrendoti un assaggio autentico del territorio.
🏰 Area Fantasy: Immergiti in un mondo di avventure epiche con tornei di Dungeon and Dragons, combattimenti con spade di cavalieri in un'arena dedicata e tanto altro ancora! Esplora gli espositori e gli artigiani che daranno vita a un'atmosfera magica e misteriosa.

venerdì 29 marzo 2024

murales a Lecce

 Finalmente ho raccolto gli scatti di un'opera pittorica a più mani, risalente a qualche anno fa, in una dellle strade ancora nel verde, fuori dal traffico, vicino alla masseria del Ninfeo, ci si arriva da via San Cesareo in direzione per uscire dalla città, dopo il ponte della ferrovia, via Codacci Pisanelli, zona Le Tagliate/Tagghiate (cave di tufo), verso il parco delle cave di Marco Vito









         L'errante ciclofabbrica onirica del dottor Leocifero


                                       






cave di Marco Vito
masseria Tagliatelle, al suo interno c'è un ninfeo, abbinato ad un corso d'acqua, e sculture di cariatidi


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